domenica 30 gennaio 2011

Elefantentreffen2011

Dopo un anno buono di silenzio ci rifacciamo vivi, con un report del sottoscritto sul Treffen di quest'anno. Ecchivelo in tutta la sua grezzezza:

Ore 06:10 di venerdì 28 gennaio, finalmente scendo, apro il garage e mi ritrovo il GS, carico che mi aspetta.
E' un anno che ripenso al Treffen, le aspettative sono alte e non vedo l'ora di partire; sinceramente con il tassello non ho ancora preso bene le misure... ma di strada e tempo per farlo ce ne sono.
Mi dirigo per strada normale verso la svizzera, che da casa mia dista pochi KM e varco il confine a Chiasso. Per fortuna anche a quest'ora i distributori sono aperti e riesco a comprare la vignetta per l'autostrada svizzera; Il tratto di autostrada fino al ceneri sarà quello più trafficato di tutto il viaggio.
Prima del tunnel del S.Bernardino mi fermo a bere un cappuccino, la temperatura prima del tunnel è -6... dopo scende rapidamente a -10! Sarà il punto più freddo del viaggio.
La strada fino all'austria è sempre molto bella, ma nulla di nuovo... la rotta verso Monaco non mi è decisamente nuova ;-).
Passato il confine austriaco al terzo benzinaio riesco finalmente a trovare la vignetta di 10gg per l'Austria, stavo quasi per gettare la spugna ma è stata decisamente una buona idea tentare un ultima volta, appena entrato in autostrada infatti la polizia devia il traffico in un area di servizio controllando auto e moto, un po' com'era successo l'anno scorso sempre andando al Treffen.
Con l'ingresso in germania ha inizio un fastidiosissimo vento laterale, la temperatua nel frattempo si è rialzata e oscilla tra i -2 e i -1, niente di particolarmente impegnativo, però il caldo è tutta un altra cosa! Grazie alla partenza di buon ora sono assolutamente in orario sulla tabella di marcia (incredibile, io sono in orario?!?!?!' il mio capo non ci crederebbe mai...) e finalmente incontro i primi motociclisti sulla strada. Io procedo a 120kmh circa e due giessisti italiani mi passano salutando, dopo quualche km incrocio anche un motociclista svizzero su una vecchia stradale... che però non risponde al saluto. A volte vincere la voglia di generalizzare non è facile.
Proseguo comunque sfruttando appieno l'ottima autonomia del GS... e come un cretino mi fumo l'ultimo distributore di benzina prima di Monaco. C'è scritto su tutti i racconti del Treffen che dopo monaco c'è un bel pezzo privo di distributori, io i racconti li ho letti... ma proseguo. Quindi? Dopo un centinaio di KM devo uscire dall'autobahn per fare il pieno. Veramente un fenomeno!
Mi divoro al volo un panino con... cose verdi indigeste all'interno e una bella cocacola fresca, direi che con tutta questa calura ci voleva proprio! Rientro in autostrada e per fortuna il venticello fresco cessa, esce il sole e la temperatura sale finoa 4°! Incredibile! Le strade sono asciutte da quando ho lasciato la Svizzera e adesso con questo sole il viaggio diventa proprio una vacanza. Io nel frattempo ho preso un po' la mano con il tassello e viaggio più spedito sui 130-140, così facendo incrocio e supero un gran numero di moto e sidecar di ogni genere; ormai la voglia di arrivare si fa sentire e tiro dritto cercando di non perdere altro tempo. Finalmente verso le 13.30 torno su strada normale; sembra incredibile ma anche qui il manto stradale è perfetto! Fede avrebbe sicuramente dato una limatina alla testa di un cilindro... che non si sa mai ;-). Io tra il tassello, il fatto che sono e rimango un fermone e la moto carica; procedo tranquillo con il mio passo, oramai alla buca manca poco!
A un incrocio vedo un ragazzo con un Harley fermo, che si guarda in giro. Rallento e mi fermo, alla fine ho tempo, sono ancora in orario (sempre + incredibile!!!). Il giovine Harleysta si chiama Diodato e viene da Pescara (!!!!) e viaggia insieme al suo amico Edwin che al momento sta facendo benzina. Edwin è in sella a una 883 pesantemente elaborata con telaio rigido posteriore. Sisi, avete capito bene: l'ammortizzatore posteriore è stato rimosso!!! e il nostro io giorno prima si è fatto Pescara-Monaco di Baviera in giornata!!!!! Io pensavo di avere il sedere di pietra, ma l'amico gioca proprio un altro campionato!
Bè è deciso. Proseguiamo insieme (ma tu la sai la strada? ci sei già stato? davvero? nono vai avanti tu! Bello il tuo GPS!!!) e io Veterano del Treffen munito dell'ultima tecnologia areospaziale faccio strada... e mi perdo come un pirla! Il punto del GPS che mi sono ripreso è sbagliato!! Grazie a Dio non avevo cancellato il punto usato l'anno prima... comunque Silver mi sei mancato un sacco!
Dopo qualche peripezia arrivamo infine alla buca. La temperatura è intorno agli zero gradi e tutto va bene. Con i ragazzi decidiamo di piantare le tende vicine e in due andiamo a cercare un posto dove piazzarle. La buca è strapiena e dopo una mezzoretta ci rassegnamo a soggiornare in fondo alla buca, in fondo più al Treffen di così!
Seguono varie ore di preparativi, viaggi andata e ritorno dalle moto e scivolate varie, ma verso le 19 siamo pronti per mettere qualche cosa sotto i denti. Gli Harleysti si sono portati dietro una dispensa, io glisso sulle mie buste di pasta liofilizzata e mi magno prima zampone e lenticchie e poi fagioli e pancetta, il tutto ovviamente ben annaffiato dall'ottima birra tedesca!
E' proprio sul momento catartico della fagiolata (ovvero mentre sto per mettere in bocca la prima cucchiaiata) che mi chiama Urbano77. "Maurizio sono qui fuori dalla buca, che faccio?" Da gran cafone do le indicazioni necessarie, ma cumunque precisissime a Urbano (vieni avanti sempre dritto e poi gira a sinistra... al massimo chiedi del fondo della buca, non puoi sbagliare!) che ci raggiunge a fagioli ormai da tempo terminati. Per fortuna siamo riusciti a tenergli un posto per la tenda, altrimenti sarebbe stato un bel cinema per lui...
In quattro ci affanniamo in torno alla sua tenda, che in pochi minuti è montata... nel luogo dove penso si erga ancora adesso! Ma questa è un altra storia...
L'efficenza è comunque tale che in pochi minuti siamo tutti e quattro all'Imbiss in fondo alla buca. Birra, Vin Brulè (Glue Vine... mi pare) e l'ottima grappa di Urbano si susseguono in vortice letale, ovviamente integrate da ottimi e digeribilissimi panini teutonici. Un mix che probabilmente avrebbe messo KO anche un tritarifiuti. Ma! Sarà la temperatura, sarà la vera tempra del motociclista... sarà la fortuna, riusciamo tutti e quattro a guadagnare la tenda in condizione eretta (non ho detto civile), ovviamente non dopo aver fatto una lunga serie di incontri ameni e incredibili, con una fila di personaggi assurdi e veramente pittoreschi. L'ultimo di questi ha un elmetto tedesco del 1941, del quale sembra andare molto fiero. Dopo 10 minuti che parla con Diodato gli ammicco un "nice hat!" (bel cappello!), lui da prima si sbellica dal ridere e poi serissimo mi dice: "but we are all friends now" (ma ora siamo tutti amici). Io annuisco convinto e poco dopo mi dileguo nell'oscurità...
Potrei riempire altre due pagine di aneddoti e di personaggi del Treffen, ma non penso riuscirei comunque a rendere giustizia all'atmosfera particolare e un po' folle (leggi:completamente fuori di testa) che si respira alla sera in buca. Si trova di tutto, dal tedesco con una finta pelliccia d'orso, allo spagnolo che mi chiede dove ho preso la Spilla del Treffen (!?!?!!) al tizio che vuole spiegarti come funziona il suo sidecar Ural, che però non è Ural, è tedesco!! ecc... sta di fatto che ci siamo divertiti un mondo e verso mezzanotte riusciamo a guadagnare la tenda.
E qui: il dramma, l'ecatombe: l'abisso!
I giornali locali tedesci titolano:
:::Visioni Mariane all'Elefantetreffen:::
Nel momento stesso in cui mi infilo nel sacco a pelo mi rendo conto di NON STARCI!!! Ma non di giro vita: DI SPALLE!!! Seguono alla tremenda scoperta 10 minuti buoni di improperi, blasfemità varie, insulti e strepiti, crisi e impeti di violenza verso l'incolpevole sacco a pelo; che 15 anni fa mi andava a pennello... ora... lasciamo perdere.
Mi salvo, si fa per dire, con una coperta di pile che mi sono portato di emergenza. Sta di fatto che fino alle 6 circa riesco a Stare in tenda sonnecchiando... e poi più niente. La situazione si fa per nulla divertente, le amenità tedesche che mi sono trangugiato la sera prima non la vogliono sapere di passare tra i "digeriti" e la natura col freddo, si sa, vuole il suo sfogo. Quindi decido di fare l'unica cosa sensata della notte; decido di andare dove mi sono già mandato una dozzina di volte: in bagno!
Ora... vi risparmio i dettagli, ma vi assicuro che un film horror al confronto dei bagni del Treffen è come le avventure di Heidi.
Conclusa la parentesi hard/trash/splatter mi godo uno dei momenti veramente magici di questo raduno: l'alba! Dell'alba all'Elefante parlano tutti e obbiettivamente è un momento magico; tutti i pazzi che hanno imperversato nella notte hanno alzato bandiera bianca e la luce si spande su questa distesa di tende e falò semispenti, sorprendendo i più accaniti sostenitori dell'alcool addormentati sulle sedie o sdraiati sulle numerose balle di paglia. Tempo 10 minuti e il benefico calore dei primi raggi solari inizia a risvegliare i più mattinieri, il solito sottofondo di rutti e gemiti ha quindi di nuovo inizio.
Con l'arrivo del sole mi riinfilo in tenda e riesco a dormire fino alle 10.30 circa. Mi rialzo in condizioni... schifose e annuncio ai miei compagni Harleysti di aver irrevocabilmente deciso di levare le tende! nel senso più stretto del termine! Edwin e Diodato cercano in ogni modo di convincermi, ma io ho irrevocabilmente deciso, un altra notte così proprio non la posso fare; per l'anno prossimo si prospetta acquisto di sacco a pelo di pelliccia di yeti. Mano a mano arrivano gli amici del forum, tra cui Adventure e il suo socio Pino, che avevamo conosciuto al Treffen l'anno scorso. Tutti mi fanno i complimenti per l'ottima cera e dopo i saluti di rito mi aiutano anche a riportare fuori dalla buca le mie numerose borse.
L'incontro con Diotato ed Erwin prima e con Urbano poi, è stata la vera anima di questo raduno. E' bello perchè ci si aiuta un po' tutti e si condivide davvero quello che si ha, poco o tanto che sia, per cercare di fronteggiare insieme le fatiche del viaggio e il freddo bestiale, che in questo periodo dell'anno in Baviera non manca mai.
Salutati gli Harleysti, Adventure e Pino decido quindi di continuare con Urbano alla volta di Inssbruck. Sono circa 350km che ci porteranno a ridosso del Brennero, accorciando così la strada del giorno dopo, Urbano deve arrivare fino a Foggia! Ci muoviamo di buona lena e con Urbano decidiamo di puntare verso sud per non ripassare da Monaco, dopo un tot di km l'autostrada lascia spazio alle strade normali che in questo periodo dell'anno e soprattutto con questo asfalto sono uno spettacolo. Riusciamo così a goderci uno sprazzo di vera Baviera, ovviamente a -6!
Arriviamo a Inssbruck per le 20 circa, ci informiamo subito per un buon ristorante dove mangiare un sontuoso stinco di maiale e in pieno spregio del risparmio energetico ci concediamo una doccia "mondiale" (cit. Urbano). Il ristorante è vicinissimo all'albergo e lo stinco è veramente eccezionale, stasera però non facciamo bisboccia, abbiamo davvero bisogno di una buona dormita.
L'ultima giornata è un lungo viaggio in moto, iniziamo saltando la prima parte dell'autostrada del Brennero preferendo la normale (pensate le condizioni dell'asfalto!!! perfetto!!!) e continuiamo di buon passo fino a poco prima di Verona. Qui ci salutiamo io e Urbano, per me è stato bello fare questa parte di viaggio insieme. E' incredibile come si stringano amicizie in moto, incontri degli estranei in una buca piena di neve, ci passi due giorni, arrivi a casa e ti mancano... io lo trovo pazzesco, però è stato così anche quest'anno.
A verona faccio tappa da un vecchio amico, il mitico Cinghiale, ex collega e motociclista vero. Dopo un saluto veloce riparto da solo verso Como, dove arrivo con calma verso le 20, senza aver trovato nemmeno un fiocco della tanto annunciata neve.
Che dire del Treffen 2011 che non ho ancora detto... nulla! Sacco a pelo a parte una grande esperienza!
Maurizio

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